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MODULO VALIDO DAL 26/3/2020
Cambia ancora una volta il modulo per l’autocertificazione dei cittadini che intendono spostarsi (cd. autodichiarazione Coronavirus): lo prevede la Polizia di Stato che, per bocca del capo Gabrielli, ha precisato come il nuovo modello da compilare per gli spostamenti ha l’obiettivo di contrastare ulteriormente i furbi e coloro che non rispettano le restrizioni.
Rispetto alla versione del 23 marzo, il nuovo modulo cambia notevolmente e contiene delle righe inerenti alle specifiche limitazioni disposte coi provvedimenti regionali (da segnalare). Non solo: bisogna dichiarare di essere a conoscenza delle sanzioni previste dall’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, cioè multe (sanzioni amministrative) da 400 a 3.000 euro e pene ancor più severe (arresto da 3 a 18 mesi e ammenda da 500 a 5.000 euro) per chi viola la quarantena in quanto positivo al virus.
Modulo autodichiarazione: breve guida alla compilazione
Il modulo di autocertificazione per gli spostamenti può essere stampato e compilato prima di uscire di casa. In alternativa è possibile compilarlo anche al momento del controllo (fornito dalle Forze dell’Ordine). Si compila così:
- generalità (nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, numero del documento identificativo);
- indicazioni dell’indirizzo di inizio spostamento e dell’indirizzo di destinazione;
- completare la parte sulle ulteriori limitazioni regionali (indicare il numero di delibera esatta);
- barrare una delle ragioni per cui si è effettuato lo spostamento, a scelta tra: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
- fornire una breve spiegazione del motivo già barrato in precedenza.
Il documento va firmato e poi verrà verrà controfirmato dagli Agenti di Polizia che compileranno anche la sezione relativa alla data e all’ora del controllo.
NB – l’autocertificazione è necessaria anche se si esce a piedi e non sono ammessi moduli digitali. L’unico modello ammesso è quello cartaceo.
Fonte: Omnia del Sindaco